Alla festa delle Forze armate e dell’Unità nazionale svoltasi domenica 5 novembre ad Oggiono sono intervenuti anche il sindaco e alcuni consiglieri del CCR. Sveva Paganelli ha affiancato il sindaco Chiara Narciso durante tutta la cerimonia e ha letto la commovente poesia di Carlo Stuparich, “Principio di novembre”.
Il sindaco Chiara Narciso ha detto:
“Buongiorno a tutti, saluto e ringrazio le autorità civili e militari e tutti voi cittadini presenti oggi.
Ringrazio i corpi musicali Marco d’Oggiono e Promessi Sposi presenti oggi.
Saluto Sveva Paganelli e i rappresentanti del Consiglio comunale dei ragazzi. La loro presenza qui con noi oggi è preziosa e significativa.
La ricorrenza del 4 novembre che oggi celebriamo ricorda la vittoria che pose fine alla tragedia del primo conflitto mondiale.
Mi piace quindi ricordare questo giorno come il primo giorno di pace dopo una guerra durata tre anni e mezzo. Una guerra lunga, sofferta, costata sacrifici, dolore e moltissimi lutti.
Vogliamo quindi ricordare ed onorare i moltissimi soldati che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale. Tantissime giovani vite spezzate che non hanno potuto godere il loro futuro.
Probabilmente non hanno potuto scegliere i nostri soldati caduti, ma hanno combattuto valorosamente per darci la possibilità di essere ciò che siamo, di poter vivere in un Paese unito e libero. Non dimentichiamolo mai. Sono uomini ai quali dobbiamo la nostra gratitudine, il nostro sentito e rispettoso omaggio.
Dalla tragedia delle guerre che hanno profondamente segnato la prima metà del secolo scorso si è radicata nel cuore dell’Europa un grande desiderio di pace.
È pensando alla pace che oggi ci stringiamo con riconoscenza attorno alle nostre Forze armate.
Nessuno più degli uomini delle Forze armate conosce il valore della pace e sa cosa significhi la sua assenza.
Ricordiamo quindi i nostri militari soprattutto quelli impegnati nelle missioni internazionali chiamati a restituire pace e speranza a chi l’ha persa.
E oggi vogliamo inoltre ricordare e ringraziare le nostre Forze dell’Ordine che si dedicano ogni giorno alla nostra sicurezza.
A loro chiediamo di continuare a difendere le istituzioni dello Stato democratico con impegno e professionalità, cercando sempre di coltivare quelle relazioni umane che permettono di infondere un senso di protezione e sicurezza nelle persone.
È proprio pensando alle Forze dell’Ordine ed in particolare all’arma dei carabinieri che mi piace oggi ricordare, nell’ottantesimo anniversario della morte, la figura di Salvo D’Acquisto a cui è intitolata una delle nostre scuole primarie.
Salvo D’Acquisto fu vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri che si sacrificò morendo eroicamente per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale.
A lui e soprattutto a questi valori, la cui difesa sentiamo drammaticamente urgente ed attuale soprattutto pensando alle drammatiche situazioni di conflitto in corso, vorrei dedicare questa giornata.
Non possiamo abituarci al dolore, non possiamo abituarci alla violenza, alla sopraffazione, alla morte. Non possiamo assuefarci alla guerra. È proprio pensando ai caduti di tutte le guerre che dobbiamo trovare ogni giorno la forza di non arrenderci, ma continuare a credere nella pace.”
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